Mobilità sostenibile a Reggio Emilia

Mobilità sostenibile a Reggio Emilia, un esempio virtuoso e un’occasione mancata.

Dal 2007 mi occupo di veicoli elettrici ed in questo ambito ho incontrato l’azienda Trasporti Integrati e Logistica (TIL) di Reggio Emilia,  una partecipata pubblica che grazie a progetti europei ed italiani da una diecina di anni aveva accesso ad agevolazioni nell’acquisto di veicoli elettrici intesi per il noleggio ad amministrazioni, aziende e privati.

Per effetto di un grande supporto delle amministrazioni locali, l’iniziativa aveva avuto grande successo agli inizi degli anni 2000, portando TIL ad avere nella città di Reggio Emilia fino a oltre 200 veicoli elettrici ed altri 200 in città delle Regioni  Emilia Romagna, Toscana e Liguria.

Questo successo é attestato da riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale sia per TIL che per la mobilità sostenibile a Reggio Emilia

2003- Global E-Visionary Award ; conferito a Reggio Emilia a Long Beach (USA) da World Electric Vehicle Association (WEVA), quale prima città d’Europa per uso e diffusione del veicolo elettrico in ambito urbano, grazie al forte contributo della flotta di veicoli di TIL

2005-Best Practice Award: conferito a Montecarlo da International Electric-Hybrid Agency (IEA), premio come prima città d’Europa per il progetto mobilità sostenibile realizzato con la flotta dei veicoli TIL

2011- Premio Città Elettrica : conferito a Reggio Emilia dalla Commissione Italiana Veicoli Elettrici-Ibridi a batterie stradali alla città di Reggio Emilia , per aver attuato un piano di interventi organici intesi a favorire la diffusione della cultura elettrica per la mobilità cittadina con l’uso dei veicoli TIL.

Il veicolo di riferimento allora era il Porter Piaggio elettrico, dotato di pesantissime batterie al piombo, con prestazioni modeste, ma caratterizzato da grande flessibilità d’uso per il trasporto persone e cose all’interno della città. Esisteva ed esiste ancora la versione per trasporto persone, il furgone lastrato, il pick.up e la versione con cassone ribaltabile, un veicolo jolly che soddisfa molteplici necessità e che con la promozione della amministrazione locale era diventato comune vedere in giro per il centro storico, libero da vincoli di ZTL e di parcheggio, a costi di noleggio contenuti che andavano da 150- a 250€/mese.

A quel tempo mi feci l’idea che un veicolo simile, opportunamente aggiornato in struttura, carrozzeria e batterie sarebbe stato il veicolo elettrico d’elezione e che la Piaggio, insieme con altri produttori simili cinesi, avessero davanti un mercato interessante a patto di investire nello sviluppo tecnologico. Analoghi veicoli idonei erano i quadricicli leggeri, che per dimensioni e costi ben si prestavano alla versione elettrica, e che piccole aziende emiliano-romagnole come ad esempio Tazzari producevano, mentre altri convertivano veicoli esistenti cambiando il motore.

Si trattava di un embrione di mercato che l’Italia avrebbe potuto far crescere ed arrivare a presidiare al pari dei cinesi, se qualcuno vi avesse creduto.

Purtroppo il Gruppo FIAT  non credeva nell’elettrico, e Piaggio si è ben guardata dall’avventurarsi in investimenti importanti per una società di contenute dimensioni.

Con il dieselgate del 2009 l’attenzione al veicolo elettrico è passata ai grandi costruttori di auto, in primis il gruppo Renault – Nissan, per cui anche TIL ha cominciato a proporre le Renault Zoe, le Nissan Leaf ed i furgoni Nissan E-NV200, veicoli ben più grandi costosi ed ingombranti, a tariffe superiori a 500€/mese.

Da allora è seguito il grande sviluppo di veicoli pesanti e costosi da parte delle grandi case automobilistiche, con auto che nulla hanno a che vedere con il veicolo urbano elettrico, alla ricerca di potenze ed autonomie sempre maggiori a pesi e costi elevati.

Oggi TIL conta circa 800 veicoli elettrici noleggiati sul territorio italiano, di cui 350 a Reggio Emilia, ma rimane l’impressione che il bell’esempio non sia stato seguito a dovere e che la grande opportunità mostrata sia andata persa.

Nel mio intimo rimango convinto che il veicolo elettrico sia quello piccolo, 2-3-4posti, un quadriciclo leggero o un Porter 4.0  che puoi usare solo in città a 30-50 Km/h, con autonomia di 50-100 Km,  che puoi noleggiare a pochi euro/ora, in centro o  alle stazioni Alta Velocità, come avevo preconizzato ai tempi della realizzazione della Stazione Mediopadana.

Forse ci arriveremo, ma più che secondi e con troppo ritardo.

 

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