città e mobilità sostenibile

Città e mobilità sostenibile: un’interazione strettissima

Città e mobilità sostenibile: sono due elementi che si influenzano a vicenda.

Da tempo penso che l’evoluzione recente del veicolo elettrico segua più gli interessi dei costruttori che quelli degli utenti e delle città. I magnifici e pesanti SUV e le supercar con potenze elevate non possono essere lo stereotipo di veicolo elettrico urbano, ma rispondono ad esigenze normative e commerciali delle case costruttrici.

A supporto di questo viene una recente intervista a Walter De Silva, italiano e grande figura del design automobilistico mondiale (è stato  per anni a capo dello stile Alfa Romeo e poi del Gruppo VW) che prevede la riprogettazione della viabilità cittadina e delle auto per uso urbano.

In pratica le città alla ricerca di aria buona e spazi non saranno più accessibili da qualsiasi veicolo, ma ci saranno veicoli per uso urbano, qualcosa di simile ai cart od ai quadricicli leggeri, che consentiranno di viaggiare a basse velocità (20-30 Km/ora)  ma in flusso continuo, per il trasporto di persone e bagagli. Oggi causa l’intenso traffico si viaggia a singhiozzo ad una velocità media di 12 Km/h, e già il flusso continuo costituirebbe un importante miglioramento.

Sarebbe un veicolo della comunità, facilmente igienizzabile, biposto o monoposto, con una piccola impronta al suolo, particolarmente leggero, in materiale termoplastico facilmente riparabile.

Un altro mondo rispetto ai veicoli ora proposti, di 2500 Kg di cui 700 Kg di batterie, la cui sostenibilità ambientale è tutta da dimostrare.

Anche nei piccoli veicoli il design potrebbe fare la differenza conferendo la giusta dose di emozione con la scelta di accessori e colori particolari, e basterebbe cominciare oggi a creare la cultura relativa così che i nostri nipoti si trovino tra qualche anno a pensare a questi veicoli come la norma. Chi avrebbe pensato 50 anni fa ad edifici e trasporti in cui non si poteva fumare, oggi è normale  con grande beneficio della collettività intera.

Alla stessa maniera sarebbe possibile trasformare i trasporti pubblici urbani da veicoli chiusi che si fermano a trasporti in continuo come tapis-roulant su cui puoi salire in movimento, modificando il concetto di congiungere due punti alla massima velocità con quello di flusso lento ma continuo, analogamente a quanto vediamo negli aeroporti e nelle stazioni sciistiche con le cabine di salita e discesa.

A parere dell’ architetto olandese Winy Maas  l’auto dovrà evolvere per non soccombere,  e in sintonia con quanto sopra diventare elettrica e più piccola sull’esempio della Smart, senza però necessariamente viaggiare  ad oltre 100 Km/h che in città non sono necessari.

L’ interazione con il territorio circostante, con sensori che controllano e limitano la velocità dei veicoli ed il loro comportamento sarebbe inoltre fondamentale.

Già oggi in molte città europee i veicoli diesel sono banditi dai centri città e nel breve medio l’accesso a tutti i mezzi con emissioni dovrebbe essere vietato, permettendo l’ingresso a soli biciclette, monopattini e veicoli elettrici.

Per ridurre il particolato le ricerche vanno inoltre indirizzate a qualcosa di diverso da pneumatici ed asfalto.

Altra iniziativa per tenere le auto fuori dalle città è ridurre i parcheggi, invertendo la tendenza inclusiva che ha caratterizzato gli ultimi 40 anni, sostituendo i parcheggi con aree verdi in cui il cittadino abbia il piacere di muoversi.

L’uso di droni, cui già guardano alcuni costruttori di auto, per il trasporto di persone e cose potrebbe diventare una valida alternativa di spostamento nelle grandi metropoli, costituendo vere e proprie strade ed autostrade ai piani superiori.

In conclusione il mondo è un fermento di buone idee che vanno via via prendendo piede in varie parti del mondo. E’ tempo di valutarle seriamente e prendere decisioni senza farsi bloccare da coloro che non vorrebbero cambiare nulla per i propri interessi. La città e la mobilità sostenibile sono da pensare come un sistema unico.

L’auto ed il trasporto devono evolvere per sopravvivere e farci vivere in un mondo più pulito e vivibile

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