impianto biogas

Impianto di biogas e metano: un esempio di economia circolare

Gli impianti di Biogas da sottoprodotti agricoli producono da anni energia elettrica per cogenerazione, alimentata da biogas prodotto dalla digestione di effluenti zootecnici (ie: pollina -liquame bovino- insilati-sottoprodotti di lavorazioni alimentari-sottoprodotti di origine animale), configurando quanto previsto dai decreti FER (Fonti di Energia da Rinnovabili) per la produzione di energia da fonti alternative ai combustibili fossili.

Con la uscita del Decreto Biometano del 02 marzo 2018 e le relative Procedure Applicative nel luglio 2018, è divenuto possibile realizzare la riconversione degli impianti alla produzione di biometano.

Nel 2021 il PNRR (Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza) ha affermato la necessità di procedere e sostenere la transizione ecologica più rapida possibile per la riduzione dell’inquinamento e della alterazione climatica attraverso l’efficientamento della agricoltura e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Previsione del PNRR che si concretizzerà a breve (1 trimestre 2022) nel Nuovo Decreto Biometano che applica supporti ed incentivi di azioni ed investimenti contenuti nel PNRR.

Progetto di riconversione di un impianto Biogas alla produzione di biometano

Il progetto costituisce un esempio di messa in atto della Transizione Ecologica e della Economia Circolare previste dal PNRR nella Mission 2 C2 attraverso l’efficientamento dell’agricoltura-allevamento e la produzione di energie rinnovabili.

Infatti la raccolta di effluenti zootecnici per inserimento nei digestori fa sì che gli stessi non vengano più sparsi direttamente sui terreni, impedendo le emissioni inquinanti e climalteranti conseguenti di metano (CH4) ed anidride carbonica (CO2) che ne costituiscono la frazione gassosa (biogas).

I residui solidi e liquidi della digestione vengono poi inviati allo spandimento sui terreni agricoli limitrofi come fertilizzanti o vengono utilizzati direttamente sul posto per la produzione di fertilizzanti, consentendo la riduzione dell’uso o la eliminazione dei fertilizzanti chimici.

La frazione gassosa che viene sottratta ai residui organici all’interno dei biodigestori dell’impianto, inviata prima ad un cogeneratore di energia elettrica e termica, domani sarà inviata anche ad un sistema di depurazione (upgrading) che separa metano e anidride carbonica.  Metano che verrà immesso come Gas Naturale Compresso (GNC) o come Gas Naturale Liquido (GNL) nella rete di distribuzione.

Solitamente un progetto di riconversione a biometano può prevedere anche l’ampliamento della capacità produttiva, volti entrambi a rafforzare le caratteristiche di messa in atto della Economia Circolare e della Decarbonizzazione richiesta dalla Transizione Ecologica, incrementando la sottrazione di gas serra ed inquinanti dalla atmosfera, mettendo in pratica quanto previsto dall’investimento 1.4 del PNRR per lo sviluppo del biometano ( 1,92 miliardi di Euro) , attraverso incentivi che verranno stabiliti dal Nuovo DM sopra citato (già disponibile in bozza).

Il PNRR

A conferma di quanto sopra, riportiamo qui di seguito il contenuto specifico del PNRR Missione 2C2- Investimento 1.4 : Sviluppo del biometano.
Lo sviluppo del biometano, ottenuto massimizzando il recupero energetico di residui organici, è strategico per il potenziamento di una economia circolare basata sul riutilizzo ed è un elemento rilevante per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei.
Se veicolato nella rete gas, il biometano può contribuire al raggiungimento dei target al 2030 con un risparmio complessivo di gas a effetto serra rispetto al ciclo di vita del metano fossile tra l’80 e l’85 per cento.

La linea di investimento si pone l’obbiettivo di:

i) riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano da utilizzare sia nel settore del riscaldamento e raffrescamento industriale e residenziale, sia nei settori terziario e dei trasporti

ii) supportare la realizzazione di nuovi impianti, sempre con le stesse destinazioni

iii) promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas, per ridurre l’uso di fertilizzanti sintetici e aumentare l’approvvigionamento di materia organica nei suoli, e creare poli consortili per il trattamento centralizzato di digestati ed effluenti con produzione di fertilizzanti di origine organica

iv) promuovere la sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a metano/biometano

v) migliorare l’efficienza in termini di utilizzo di calore e riduzione delle emissioni di impianti agricoli di piccola scala esistenti, per i quali non è possibile accedere alle misure di riconversione.

Attraverso questo intervento sarà possibile incrementare la potenza di biometano da riconversione da destinare al greening dalla rete gas per una quantità pari a 2,3-2,5 miliardi di metri cubi.

In conclusione possiamo affermare che i progetti di produzione Biogas configurano attività connesse con la Economia Circolare e con la produzione di Energie da Fonti Rinnovabili, in particolare nel caso di produzione di biometano, che costituisce oggi la
unica fonte di energia a impatto ambientale zero producibile in grandi quantità in maniera programmabile, economica e sostenibile.

 

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